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Il fotovoltaico, una tecnologia che ai più può sembrare relativamente recente, in realtà è frutto di quasi due secoli di ricerca e sviluppo. Era il 1839, quando il fisico francese Alexandre Edmond Becquerel scoprì la capacità di alcuni materiali di produrre corrente elettrica quando esposti alla luce del sole. Nel 1883 il fisico statunitense Charles Fritts creò la prima cella fotovoltaica efficace, costituita da silicio, fondamentale per lo sviluppo delle tecnologie successive.
Nel 1921 A. Einstein vinse il premio Nobel per la fisica grazie alle sue ricerche sull’effetto fotoelettrico, il processo alla base del fotovoltaico.
Il primo impianto fotovoltaico? Fu costruito nel 1954 negli USA, grazie al lavoro degli scienziati Gerald Pearson, Daryl Chapin e Calvin Fuller.
Le sue applicazioni apparvero da subito sorprendenti, tanto che nel 1958 venne lanciato nello spazio un veicolo alimentato a celle fotovoltaiche.
Negli anni ‘70, la crisi petrolifera portò all’intensificarsi della ricerca di nuove fonti di energia alternativa e il mondo del fotovoltaico diventò sempre più appetibile.
Negli anni ‘90 e 2000 il mercato del fotovoltaico ebbe una crescita sorprendente, fino al 400%. L’industrializzazione e la ricerca consentirono un notevole abbattimento dei costi di produzione e un miglioramento sia dell’efficienza che dell’affidabilità dei moduli fotovoltaici.
Negli ultimi anni c’è stata una continua espansione del fotovoltaico, diventato familiare anche all’uomo comune e non solo agli addetti ai lavori. Secondo l’associazione SolarPower Europe – l’associazione europea dell’industria solare fotovoltaica – entro la fine del 2024 la nuova potenza fotovoltaica installata nei Paesi dell’Unione europea dovrebbe attestarsi a 62 GW. Il dato segnerebbe una crescita dell’11% rispetto ai 55,9 GW del 2023. Nel 2025 sono previsti 73,8 GW di nuove installazioni, con un incremento del 19%, mentre per il 2026 la stima è pari a 84,2 GW. Nel 2027, invece, sono previsti 93,1 GW di nuovi impianti installati.
Quando si parla di fotovoltaico, in Italia un ruolo chiave è giocato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il GSE è il garante e il promotore dello sviluppo sostenibile del Paese e affianca ogni giorno cittadini, professionisti, imprese ed enti locali per sostenere progetti di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Supporta le Istituzioni con la realizzazione di studi di settore e attività di monitoraggio su temi energetici.
L’obiettivo del GSE è lasciare alle generazioni future risorse dell’ambiente in qualità e quantità analoghe, possibilmente migliori, di quelle di oggi.
L’installazione di un impianto fotovoltaico industriale è soggetta a normative e regolamenti che variano a livello locale, nazionale e internazionale. Ad esempio, a livello internazionale devono essere considerati gli standard tecnici per i componenti, come i pannelli solari, gli inverter e le strutture di montaggio. Gli standard IEC (International Electrotechnical Commission) sono tra i più riconosciuti. I componenti degli impianti fotovoltaici devono inoltre garantire qualità e sicurezza: le certificazioni possono includere ISO 9001 per la gestione della qualità e ISO 14001 per la gestione ambientale. Tali impianti devono rispettare le normative antincendio, che possono includere requisiti per l’installazione di sistemi di spegnimento automatico e la progettazione di percorsi di evacuazione sicuri. È essenziale seguire le normative sulla sicurezza elettrica per prevenire rischi di folgorazione, cortocircuiti e altri incidenti. In Italia, l’installazione di impianti fotovoltaici è regolamentata dal Decreto Ministeriale 10 settembre 2010 (Conto Energia) e successivi aggiornamenti. Le aziende devono ottenere permessi dal Comune per impianti di capacità installata fino a 10 MW o dalla Regione per taglie superiori, oltre alla soluzione di connessione che deve essere rilasciata dall’Ente Gestore della rete elettrica (TERNA, ENEL Distribuzione o altro distributore locale). Inoltre, le aziende possono beneficiare di detrazioni fiscali ed incentivi.
Lasciando da parte gli aspetti più freddi e tecnici, l’energia solare, con il suo potenziale illimitato e pulito, ha dimostrato di essere una delle soluzioni chiave per affrontare la crisi legata ai combustibili fossili e a quella climatica per creare un futuro sostenibile. Il fotovoltaico è destinato a giocare un ruolo sempre più importante nel panorama energetico globale, offrendo la possibilità di produrre energia rinnovabile e contribuire a un mondo migliore.