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Analisi dettagliata dei costi e dei vantaggi relativi a un classico impianto fotovoltaico residenziale con o senza sistema di accumulo, situato nel centro Italia, utilizzando il software “Simulare”.
Il periodo stimato per il recupero dell’investimento varia tra sette e 12 anni, con un’autoconsumo che può superare il 70%.
Sono stati condotte tre simulazioni su costi e benefici relativi a un impianto fotovoltaico domestico da 3 kWp, installato nel centro Italia, considerando sia l’opzione senza accumulo che con accumulo, e con differenti profili di consumo.
Il dimensionamento da 3 kWp è stato scelto in base ai consumi di una famiglia composta da 4 persone che utilizzano elettrodomestici come climatizzatori, pompe di calore, fornelli a induzione, ecc.
Considerando che sempre più persone lavorano da casa e consumano energia durante il giorno, si è optato per un profilo di consumo che tiene conto di questa tendenza.
Di seguito sono riportati i principali fattori considerati nelle simulazioni utilizzando il software “Simulare” di Alessandro Caffarelli.
Parametri di base per l’impianto fotovoltaico residenziale
“Simulare” è uno strumento personalizzabile che consente di inputtare i parametri economici, finanziari, geografici e tecnici per modellare un impianto specifico. Di seguito sono elencati gli assunti principali considerati nelle simulazioni:
- Potenza impianto fotovoltaico: 3 kWp
- Prezzo al kWp chiavi in mano: €1.667 (IVA esclusa)
- Prezzo totale impianto: €5.001 (IVA esclusa)
- Finanziamento: assente
- Utenza: 4,5 kW
- Ubicazione: Roma
- Tasso di detrazione fiscale: 50% in 10 anni
- Efficienza globale del sistema: 88%
- Albedo: città
- Consumo elettrico annuale: 4.423 kWh
- Tasso di inflazione annuo dell’energia: 2,5%
- Prezzo al dettaglio dell’energia elettrica: 20,24 cent€/kWh
È importante massimizzare l’autoconsumo per far coincidere produzione e consumi. Di seguito sono riportati i risultati delle simulazioni condotte.
Impianto FV da 3 kWp senza accumulo e profilo di consumo tradizionale
L’impianto senza accumulo e con un profilo di consumo tradizionale mostra un’autoconsumo di oltre il 50%, con un tempo di recupero dell’investimento di otto anni. I flussi di cassa diventano positivi dal nono anno.
Nonostante un buon livello di autoconsumo, c’è una parziale corrispondenza tra produzione e consumi, riducendo la convenienza economica e energetica.
Questo tipo di profilo porta a un incremento dei flussi di cassa a 25 anni che superano i 10mila €. Di seguito sono mostrati i dettagli dei flussi di cassa nel tempo.
Impianto FV da 3 kWp senza accumulo con autoconsumo ottimizzato
Massimizzando l’autoconsumo, si osserva un autoconsumo di oltre il 61% e un tempo di recupero dell’investimento inferiore rispetto al profilo tradizionale.
Questa strategia porta a un rientro dell’investimento in sette anni, con flussi di cassa cumulativamente superiori ai 12.800 € dopo 25 anni.
Impianto FV da 3 kWp con accumulo
Per un impianto con accumulo, si è considerato un sistema di accumulo al litio con specifiche tecniche dettagliate. L’autonomia energetica aumenta, ma il tempo di recupero dell’investimento si prolunga a 12 anni.
Anche se l’autoconsumo è del 70%, i flussi di cassa a 25 anni sono inferiori rispetto agli impianti senza accumulo. È possibile che con nuovi incentivi il rapporto costi/benefici possa essere più equilibrato.
Le simulazioni offrono un’indicazione generale, ma tante variabili possono influenzare i risultati. In generale, ottimizzare l’autoconsumo senza accumulo sembra essere la scelta migliore per un buon rapporto costi/benefici.
Se hai esperienze o considerazioni da condividere su impianti fotovoltaici residenziali di piccola taglia, inviale entro il 22 maggio.